Enigmatico, il gatto è affine a quelle strane cose che l’uomo non può vedere.
È lo spirito dell’antico Egitto,
depositario dei racconti a noi giunti dalle città dimenticate delle terre di Meroe e Ophir.
È parente dei signori della giungla, erede dell’Africa oscura e feroce.
La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua;
ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato.
*I gatti di Ulthar, 1920 – Howard Phillips Lovecraft*